La grattachecca della Sora Maria ed i futuri medici romani

La grattachecca della Sora Maria ed i futuri medici romani

Ha suscitato generale sdegno la decisione di inserire nei test per l’ammissione alla facoltà di medicina de “La Sapienza” di Roma il quiz (n. 80, per l’esattezza) su quali siano gli ingredienti che compongono la celebre “grattachecca” della Sora Maria (titolare di un apposito chiosco a Trastevere).

E’ vero. Quei test non servono ad appurare la tendenza di un neo diplomato ad essere degno, dopo sei anni, di indossare un camice bianco e di salvare la vita ai suoi pazienti. Ma a tutto c’è un limite. Perché si deve comunque trattare di domande volte ad appurare la capacità del candidato di ragionare e, comunque, a saggiarne il grado di cultura generale.  Il Rettore Frati, chiamato in causa per quella scelta di inserire un quiz così imbecille, ha proprio richiamato l’esigenza di verificare l’attitudine al ragionamento. Si trattava di una domanda “logica” – avrebbe detto il numero uno dell’Ateneo romano – perché tra le 4 risposte predeterminate una (quella che inseriva tra gli ingredienti anche lo zabaione) era chiaramente sbagliata. Quindi non si vede perché gridare allo scandalo.

Resto perplesso. Non tanto e non solo per la difesa ad oltranza del quesito da parte del Prof. Frati (il quale, come ricorderà chi ha visto una trasmissione di “Report”, quasi interamente dedicata a lui, si difese assai male dalle imbarazzanti accuse di aver creato una propria parentopoli a La Sapienza) quanto perché si sia fatto espresso riferimento alla grattachecca della Sora Maria: come se il candidato che veniva da Palermo o da Trieste fosse tenuto a conoscerla.

In Italia continua a regnare il più assoluto anonimato: e quindi nessuno ha voluto fornire il nome dello scienziato che ha deciso di inserire ad ogni costo quel quiz nel novero dei test somministrati. Immagino sia un funzionario dell’Ateneo. Uno di quelli, magari, che ai suoi tempi pretendeva il 18 politico. Chissà in quale discarica sarebbe impegnato oggi, a lavorare, se al concorso che decretò la sua assunzione gli avessero somministrato un quiz come questo: “chi era il terzino sinistro del Monza nel campionato 1971-1972”?

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